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Come l’uso dell’AI generativa influisce sul pensiero critico: riduce lo sforzo cognitivo e la fiducia. Indagine sui lavoratori della conoscenza



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Un nuovo studio condotto da Microsoft e la Carnegie Mellon University suggerisce che l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe ridurre le nostre capacità di pensiero critico. Sebbene l’AI possa migliorare la produttività, potrebbe anche limitarci mentalmente, portandoci a una dipendenza eccessiva dalla tecnologia e rendendoci “meno intelligenti”

Pubblicato il 14 feb 2025



GenAI giovani

Lavorare con l’AI “impigrisce” il cervello, fino al punto da rendere le persone “meno intelligenti”. Lo afferma un recente studio condotto da Microsoft e la Carnegie Mellon University, che ha esaminato 319 lavoratori del settore della conoscenza per valutare come e quando si affidano all’intelligenza artificiale per svolgere compiti lavorativi e in che modo ciò influisce sulla loro percezione delle capacità di pensiero critico. I risultati mostrano che più i lavoratori si affidano all’AI, meno pensiero critico esercitano.

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