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Meta LlamaCon: tutto quello che c’è da sapere sul primo evento dedicato agli sviluppatori AI



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Focus sul fireside chat con Mark Zuckerberg e il CEO di Microsoft, Satya Nadella. I due hanno discusso le ultime tendenze in ambito AI e condiviso consigli su come gli sviluppatori possono mantenersi competitivi in un panorama tecnologico in rapidissima evoluzione. Zuckerberg: “Ogni ingegnere del futuro sarà affiancato da un’armata di agenti AI, trasformando radicalmente il ruolo del programmatore”

Pubblicato il 30 apr 2025



LlamaCon Zuckerberg Nadella

LlamaCon 2025 è il primo evento organizzato esclusivamente per sviluppatori AI di Meta, il 29 aprile presso la sede centrale di Meta a Menlo Park, in California.

Il cuore è stato la famiglia di modelli open source Llama, che rappresenta il pilastro della strategia di intelligenza artificiale dell’azienda. Oltre agli aggiornamenti per gli sviluppatori, il programma ha previsto keynote da parte dei principali dirigenti di Meta e incontri informali (“fireside chats“) con CEO di Big Tech e con il CEO di Meta, Mark Zuckerberg.

LlamaCon 2025 ha ospitato un numero limitato di sviluppatori e giornalisti. Tuttavia, il pubblico globale ha potuto seguire i momenti salienti grazie alla diretta streaming disponibile sia sulla pagina Facebook “Meta for Developers”, sia sul canale YouTube “Meta Developers”.

LlamaCon: i protagonisti della prima keynote

L’evento ha preso il via alle 10.15 del 29 aprile (ora del Pacifico), con un keynote introduttivo. Chris Cox, Chief Product Officer di Meta, Manohar Paluri, vicepresidente per l’AI e Angela Fan, ricercatrice in Generative AI hanno svelato gli ultimi sviluppi relativi alla famiglia di modelli Llama e illustrare la direzione futura della strategia AI di Meta.

Zuckerberg e Ghodsi: il dialogo sull’open source e le applicazioni AI

Mark Zuckerberg è stato protagonista di un fireside chat con Ali Ghodsi, co-fondatore e CEO di Databricks. La conversazione si è concentrata sull’importanza dell’open source nell’AI e sullo sviluppo di applicazioni basate su intelligenza artificiale. Il legame tra Meta e Databricks si è consolidato a gennaio, quando Meta ha annunciato di essere diventata advisor strategico della startup focalizzata sui dati.

LlamaCon: Zuckerberg e Nadella discutono il futuro dell’AI

Nel pomeriggio, Zuckerberg è tornato sul palco per un altro fireside chat, questa volta insieme a Satya Nadella, CEO di Microsoft. I due leader hanno discusso le ultime tendenze in ambito AI e condiviso consigli su come gli sviluppatori possono mantenersi competitivi in un panorama tecnologico in rapidissima evoluzione.

LlamaCon Zuckerberg Nadella

La conversazione tra Mark Zuckerberg e Satya Nadella ha offerto una panoramica approfondita e lucida sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale, sulle sue implicazioni tecnologiche, industriali e culturali.

Nadella ha paragonato l’attuale trasformazione guidata dall’AI a momenti epocali della storia dell’informatica come l’avvento del client-server, del web e del cloud. Ogni volta, ha spiegato, lo stack tecnologico viene completamente ripensato: dall’infrastruttura di storage ai modelli computazionali, dai sistemi di rete alle architetture software. In questa nuova fase, l’efficienza cresce a un ritmo impressionante, grazie a un’accelerazione che supera persino la storica legge di Moore. Non è solo l’hardware a migliorare: anche il software di sistema, le ottimizzazioni dei modelli, il caching dei prompt e le infrastrutture di inferenza contribuiscono a un progresso composito, che rende oggi possibile sviluppare applicazioni profonde e sofisticate.

Uno dei temi centrali del confronto è stato il ruolo cruciale dell’open source.

Nadella ha sottolineato come Microsoft, pur avendo investito fin dall’inizio nei modelli closed come quelli di OpenAI, abbia sempre mantenuto una postura di apertura nei confronti dei modelli open, considerandoli complementari e indispensabili. L’approccio ideale, ha detto, è quello dell’interoperabilità: offrire al cliente la possibilità di combinare e scegliere liberamente, proprio come oggi si può optare per Windows o Linux, SQL Server o PostgreSQL.

Zuckerberg ha colto questo spunto per introdurre il tema delle applicazioni multimodello: siamo finalmente in una fase in cui diversi agenti AI, basati su modelli diversi, possono collaborare in flussi deterministici. L’importanza di protocolli standardizzati come MCP emerge come fondamento per questa nuova architettura cooperativa.

LlamaCon Zuckerberg Nadella

La “distillation factory”

Un passaggio particolarmente denso di prospettive è stato quello sulla cosiddetta “distillation factory”, ovvero l’idea di rendere accessibile la potenza dei grandi modelli attraverso la creazione di versioni distillate, più piccole, efficienti e ottimizzate per task specifici.

Nadella immagina che ogni utente Microsoft 365 possa avere un proprio modello personalizzato, capace di operare come agente interno in un flusso di lavoro e integrato con strumenti come Copilot.

Zuckerberg, da parte sua, ha sottolineato che la distillazione consente di mantenere il 90-95% dell’intelligenza di un modello molto più grande in una forma snella, adatta anche a device personali come laptop o smartphone. Per realizzare tutto questo, è però necessaria un’infrastruttura complessa, che solo pochi attori al mondo oggi possono sviluppare. Ecco perché il ruolo di piattaforme come Azure diventa strategico.

Nel contesto della produttività, entrambi i leader hanno condiviso visioni convergenti. Nadella ha illustrato l’evoluzione di GitHub Copilot come esempio di come l’intelligenza artificiale possa passare da semplici suggerimenti a vere e proprie agenti software capaci di eseguire task, scrivere codice, revisionarlo e interagire con i flussi di lavoro esistenti.

Microsoft ha registrato un’accettazione crescente del codice generato dall’AI, soprattutto in linguaggi come Python, mentre la produttività cresce anche nei processi non tecnici, come quelli commerciali o di customer service. L’intelligenza artificiale, integrata in strumenti come Copilot, permette di avere a disposizione in tempo reale tutte le informazioni utili – web, documenti interni, CRM – cambiando radicalmente la natura della preparazione e dell’interazione.

Più in generale, Nadella ha ribadito che l’AI non è solo una tecnologia, ma un nuovo “fattore di produzione” necessario per affrontare le grandi sfide economiche globali. Per rendere possibile una crescita del 10% del PIL nel mondo sviluppato, simile a quella dell’epoca industriale, sarà necessario un salto di produttività in ogni funzione: sanità, retail, servizi, conoscenza. Ma, come accadde con l’elettricità, servirà tempo per riorganizzare i processi e sfruttare davvero il potenziale. Non basta la tecnologia: è necessario anche un cambiamento gestionale e culturale profondo.

Infine, in chiusura, entrambi hanno espresso un senso di urgenza ma anche di grande entusiasmo. Zuckerberg ha evidenziato come ogni ingegnere del futuro sarà affiancato da un’“armata” di agenti AI, trasformando radicalmente il ruolo del programmatore. Nadella ha citato Bob Dylan: “O sei impegnato a nascere, o sei impegnato a morire.” E oggi, ha detto, è il momento di scegliere la prima via. Nonostante le complessità, l’intelligenza artificiale è ancora il bene più malleabile a disposizione dell’umanità per risolvere i grandi problemi e liberare nuove energie creative.

Un’occasione cruciale per Meta: riconquistare la fiducia degli sviluppatori

LlamaCon arriva in un momento particolarmente delicato per Meta. Il recente lancio di Llama 4, la nuova generazione di modelli AI, ha ricevuto una risposta tiepida dalla community degli sviluppatori. Su alcuni benchmark fondamentali, i modelli Llama 4 non sono riusciti a competere con quelli proposti da aziende rivali come DeepSeek, OpenAI, Anthropic e Google.

Meta ha celebrato il primo LlamaCon in assoluto condividendo alcuni nuovi strumenti che rendono ancora più semplice sviluppare con Llama e creare modelli personalizzati adatti ai vari casi d’uso.
L’API di Llama, lanciata in anteprima limitata, combina le migliori funzionalità dei modelli chiusi con la flessibilità open source, offrendo una facile creazione di chiavi API con un solo clic e aree di gioco interattive per esplorare diversi modelli di Llama.

Llama Defenders e Llama Impact Grants

Nuovi strumenti di protezione di Llama e il programma Llama Defenders, grazie al quale partner fidati selezionati potranno accedere a strumenti basati sull’intelligenza artificiale per aiutarli a valutare la sicurezza dei loro sistemi e proteggerli da potenziali minacce.
Annunciati i dieci destinatari internazionali del secondo Llama Impact Grants. Con oltre 1,5 milioni di dollari assegnati, questi finanziamenti supportano aziende, startup e università che utilizzano Llama per guidare il cambiamento trasformativo.

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